Le Twin Cities, Lo Scotch e la Lettura.

Zia Clotilde viveva alla periferia nord di St.Paul, nel Minnesota. St. Paul era (ed è) la capitale dello stato ma l’estrema vicinanza con Minneapolis, ha fatto sì che da un certo momento in poi, tutti le chiamassero le Twin Cities.
Zia Clotilde aveva conosciuto zio Howard dieci anni prima, durante una vacanza sui grandi laghi, e si erano sposati poco tempo dopo.
I fratelli di zia Clotilde ancora vivevano a Boston, ma li vidi solo un paio di volte.
Zio Howard era un tipo bassino, tarchiato e fin troppo espansivo, per essere un americano del Midwest. Era uno dei responsabili della distribuzione nazionale per conto della 3M, ovvero la Minnesota Mining and Manufacturing Company che, per chi non lo sapesse, è la società che ha inventato e commercializzato lo Scotch.
Non il liquore, il nastro adesivo.
Non so bene perché, zio Howard mi adorò da subito. Forse erano i nostri tentativi di capirci a divertirlo o forse ero io, che annuivo compiaciuto a qualsiasi cosa dicesse. Fatto sta che fu lui a spingermi perché restassi.
C’è da aggiungere un particolare non trascurabile: Zio Howard e zia Clotilde non avevano figli. Erano una di quelle coppie che tentano per anni e nonostante non ci sia alcun problema evidente – da nessuna delle due parti – semplicemente qualcosa non va.
Zio Howard si prodigò per trovarmi un lavoro e farmi avere un visto. Dovetti fare un po’ di giri ma, in confronto a quello che bisogna fare oggi, all’epoca fu relativamente semplice.
Iniziai a lavorare quando ero lì da soli due mesi e biascicavo a stento la lingua. Ero il Gate Attendant di un deposito della 3M. Il mio lavoro consisteva sostanzialmente nell’aprire i cancelli quando uscivano ed entravano gli automezzi. A parte un notevole traffico alla mattina e dopo pranzo, dovevo per lo più stare lì a far nulla.
Questo mi consentì di avere molto tempo a disposizione per leggere.
Iniziai con quello che passava la casa,
le riviste da uomoCavalier, Playboy, Adam, Swingle, Debonair, tante foto, pochi vestiti, pochissime parole.
Non fu molto difficile.
Poi, un giorno, diversi mesi dopo, feci il grande passo e acquistai un libro: c’era un Drago in copertina.